Great Firewall, Grande Muraglia Cinese ("Great Wall").

27.11.2020

Il cosiddetto "Great Firewall" cinese blocca l'accesso dei cittadini al mondo esterno e l'un l'altro. 

"Se si aprono le finestre per fare entrare aria fresca, è necessario aspettarsi che alcune mosche entrino" 

Il detto è legato ad un periodo di riforma economica della Cina, che divenne noto come "economia socialista di mercato". 

Nel corso del tempo, imperi e stati-nazione hanno eretto muri per proteggere la loro gente e limitare la loro interazione con il "mondo esterno". Ora, i muri non sono solo costruiti in pietra, ma anche nel mondo digitale. Ad esempio, mentre i cinesi sono stati a lungo protetti dalla Grande Muraglia, oggi sono inoltre circondati dal "Grande Firewall", un muro digitale che limita l'accesso degli utenti di Internet al World Wide Web dall'interno della Repubblica popolare cinese.


                   Censura onnipresente

Oltre a limitare il flusso di informazioni attraverso il muro, le autorità cinesi limitano lo scambio di informazioni tra le persone che vivono all'interno del muro. La censura è pervasiva. Il dipartimento di propaganda del Partito Comunista Cinese (PCC) invia promemoria alle agenzie radiofoniche, televisive e giornalistiche informandole su come riferire su determinati incidenti.

Di conseguenza, il "Great Chinese Firewall" ostacola gravemente l'accesso alle informazioni e la libertà di espressione. 


Scavalcare il Firewall...

Nonostante la pervasività del filtro, dei controlli e delle censure governative, aggirare questo sistema è attualmente relativamente semplice. Spesso basta munirsi di un VPN, a pochi dollari al mese, per mascherare il proprio indirizzo IP ed accedere a tutti i siti altrimenti proibiti. 

Il fatto che i VPN funzionino per aggirare il blocco è quindi una cosa nota, e il governo può comunque decidere, come è successo anche in passato, di bloccare alcuni protocolli VPN o arrestare giornalisti e attivisti che hanno utilizzato questa tecnologia per comunicare liberamente con il mondo esterno. 


«Il vecchio stile di censura è stato sostituito con una massiccia, onnipresente architettura di sorveglianza: il Golden Shield. In definitiva, l'obiettivo è quello di integrare un database online gigantesco con una rete di sorveglianza a tutto tondo - che incorpori riconoscimento del volto e vocale, televisioni a circuito chiuso, smart card, informazioni bancarie, e tecnologie di sorveglianza Internet.


Non sembrano quindi esserci all'orizzonte cambiamenti positivi per quanto riguarda la libertà di parola e di informazione in Cina. Per il momento possiamo soltanto essere un po' più consapevoli del fatto che il web per come lo conosciamo noi è una realtà tutt'altro che scontata. 

Vivi Libero, Liberate Oppression...

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