Hacktivism? si libertà...

25.10.2020

L'hacktivismo è una forma di attivismo digitale non violento, il cui scopo principale non è legato a interessi economici personali. Al contrario, le campagne degli hacktivisti mirano a obiettivi politici, sociali o anche religiosi in linea con la causa propugnata da ciascun gruppo di appartenenza. Gli hacker utilizzano tattiche come il doxxing , il defacement e gli attacchi di denial-of-service per accedere a sistemi informatici governativi o di enti privati.

Gli hacktivist non si dedicano alle violazioni di dati per ottenerne un profitto. Al contrario, il loro obiettivo è combattere (e vincere) la propria personale battaglia politica, di giustizia sociale, in difesa di una causa religiosa oppure ancora per la destabilizzazione del potere convenzionale e la creazione di uno stato di anarchia: 

° Politico: l'hacktivism come forma di mobilizzazione politica mira a influenzare l'opinione pubblica in favore di un certo orientamento. 

° Sociale: gli hacktivisti che lottano per cause sociali mirano alla realizzazione di un qualche tipo di cambiamento sociale profondo, ad esempio a livello ambientale o dei diritti della donna. 

° Religioso: l'hacktivismo religioso ha il semplice scopo di sostenere una religione aumentandone gli adepti o screditandone un'altra. Anarchico: una parte degli hacktivisti sono anarchici e hanno come obiettivi l'accesso o il controllo di infrastrutture pubbliche o militari o della popolazione in generale. 

 Nel 1996, i cyberattivisti cominciarono a farsi una reputazione e ottennero un nuovo nome più preciso: hacktivisti, gli esponenti dell'hacktivism, in italiano conosciuto anche come hacktivismo o attivismo hacker. L'attività principale degli hacktivisti è violare sistemi informatici per scopi politici, sociali o religiosi. Per ottenere i cambiamenti sperati, in linea con i loro ideali, combattono un nuovo tipo di guerra, in cui l'unica arma letale è l'informazione. 

Hacktivism è un'espressione che deriva dall'unione di due parole: hacking e activism. L'hacking è un modo creativo, irriverente e giocoso, di accostarsi ai computer, activism, invece, indica le forme dell'azione politica diretta da parte di chi vuole modificare uno stato di cose. Oggi la parola hacktivism indica differenti modalità di azione diretta attraverso la rete Internet. 

Le forme dell'azione diretta su Internet note come hacktivism sono debitrice dell'agire e delle partiche dei movimenti sociali che hanno fatto della comunicazione la propria strategia. 

Gli hacktivisti hanno dato origine a proteste globali contro la pena di morte e hanno solidarizzato con il Chiapas del comandante Marcos costruendo applicativi e reti di computer per dare voce a chi non ce l'ha. Sono intervenuti a denunciare gli orrori delle guerre e la speculazion edilizia, e non hanno mai fatto mancare il loro apporto agli attivisti per i diritti umani e civili tradizionali, ad esempio contro la censura dei paesi non democratici costruendo strumenti di comunicazione ad hoc. 

Con il diffondersi di Internet, del web 2.0, l'influenza dei social network e lo sviluppo delle app mobili gli hacktivisti prima impegnati a garantire il diritto all'informazione, alla comunicazione e alla privacy hanno trovato soprattutto nei governi i loro antagonisti. E oggi rivendicano il diritto alla cultura contro le recinzioni del sapere, il diritto alla privacy contro gli apparati di spionaggio, il diritto alla trasparenza contro il potere che tutto nasconde. 

Anche in italia esiste una vasta comunità di attivisti della comunicazione che usano i computer e le reti telematiche per difendere la libertà di essere e di creare liberamente. 

Alcuni tra i principali valori di riferimento dell'hacktivism sono: 

l'uguaglianza, la libertà la cooperazione, la fratellanza il rispetto, la lealtà e la pace.

Ecco di seguito un elenco degli obiettivi perseguiti: Fare comunità, Garantire la privacy, Distribuire le risorse e Difendere e/o organizzare i diritti.

Vivi libero, Liberate oppression...

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