Il nostro dissenso.

Manifestare in modo non violento e come dire al serpente di andarsene una volta che ti ha già morso.

Ci hanno inondati di regole contrastanti tra di loro e che spesso non hanno avuto alcun senso. Ci hanno imbavagliato con le mascherine, che per quanto possano essere sacrosante ed utili per prevenire la diffusione del contagio, hanno creato non solo fraintendimenti, ma anche motivi di contrasto e litigi come abbiamo potuto vedere attraverso la rete ed i media. Infettologi, virologi, dottori, negazionisti, boomer, terrapiattisti nati e battezzati sui social network sono spuntati come funghi dando vita a quella che potremmo definire la classica realtà italiana.
La cosa più sconcertante è che i danni che la pandemia ha creato non saranno risolvibili così facilmente. Il vaccino per il covid che si sta cercando, sarà disponibile in un prossimo futuro, e per il danno creato dal terrorismo psicologico, è utopico. Lo stravolgimento della nostra vita quotidiana, la socializzazione, il rapporto tra le persone è stato così fortemente modificato da far addirittuta pensare che la cosidetta "normalità" sia estinta.
Manifestare in maniera non violenta ed educata le nostre idee, il nostro dissenso, la nostra voglia di quella libertà che ormai sembra essere solo un miraggio, è compito di tutti i popoli, per cercare di creare strade di comunicazione a doppio senso e non essere solo spettatori passivi di Governi che tutto fanno fuorché proteggere i cittadini.

Vivi Libero, Liberate Oppression...
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"Dietro la svolta green di Draghi c'è un enorme conflitto di interessi: si chiama BlackRock"
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